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79° Commemorazione della Strage di Niccioleta

13 giugno 2023

Cittadine e cittadini,
consentitemi, in apertura, di portare a voi tutti il saluto del nuovo Consiglio comunale che da pochi giorni si è insediato, e il saluto particolare del sindaco Tullio Tenci, che non è in mezzo a noi questa mattina per impegni di lavoro e poi perché dovrà partecipare alla cerimonia commemorativa a Niccioleta, analoga a quella che stiamo facendo, dove sarà presente il presidente della Regione Eugenio Giani.

È sin dal 1945 che ogni anno, la nostra Comunità si ritrova per rendere omaggio e ricordare gli 83 minatori che furono barbaramente uccisi da truppe italiane comandate da ufficiali tedeschi a Niccioleta e a Castelnuovo Val di Cecina.
Di quegli 83 ben 22 erano nostri concittadini e i loro nomi sono riportati nella lapide che gli amministratori dell’epoca vollero fosse posta sulla facciata di quello che era l’asilo comunale e che oggi è la sede del nostro comune.

Erano 22 minatori che con le loro famiglie, attorno agli anni 30 del secolo scorso, a causa dei molti licenziamenti avvenuti nelle miniere di cinabro dell’Amiata, accettarono di buon grado di trasferirsi a Niccioleta, nelle miniere di pirite che necessitavano di mano d’opera specializzata.
Niccioleta era un villaggio minerario nato a servizio della miniera e ad essa strettamente collegato.

Era un villaggio voluto dalla società Montecatini per accogliere circa 200 famiglie e lì i nostri minatori cercavano di farsi una nuova vita, senza però tagliare il cordone ombelicale che li legava a Castell’Azzara.

I libri scritti sull’argomento e le testimonianze oculari ci dicono che il pomeriggio del 9 giugno 1944 Niccioleta accolse un gruppo di partigiani, tra i quali alcuni ex minatori, che sequestrarono alcune armi dalla caserma dei carabinieri e informarono che l’esercito alleato aveva, il 4 giugno, liberato Roma e che i tedeschi in ritirata verso il nord Italia stavano razziando di tutto, distruggendo strade e fabbriche.

I minatori decisero di proteggere la loro miniera e predisposero un elenco con i turni di guardia affidati ai vari minatori.
Il mattino del 13 giugno Niccioleta fu circondata da un reparto di polizia di militi italiani comandato da ufficiali tedeschi.
Il paese fu scosso dal rumore dei colpi sparati.
Tutti gli uomini furono trascinati fuori dalle case e condotti prima allo spaccio aziendale e poi rinchiusi, ammucchiati come bestie, nel rifugio antiaereo.
Sei di loro, furono, uno dopo l’altro, fatti addossare ad un muro e fucilati.
5 erano nostri concittadini.
Gli altri 150 minatori arrestati furono messi in colonna e scortati a Castelnuovo val di Cecina. Durante il viaggio notturno di trasferimento non ci furono tentativi di fuga, grande fu la solidarietà tra i deportati per evitare ritorsioni sulle loro famiglie.
Al mattino i tedeschi divisero i minatori in due gruppi: da una parte i 77 che facevano parte dell’elenco dei turni di guardia e da una parte tutti gli altri.
Questi ultimi furono inviati nei campi di lavoro in Germania.
I 77, marciando, furono condotti in una valletta percorsa dai fumi e dai miasmi dei soffioni boraciferi.
Il fuoco incrociato di due mitragliatrici si aggiunse al rumore dei soffioni e sterminò i 77 minatori.

Il caso ha voluto far coincidere questa orrenda strage con l’arrivo a Castell’Azzara delle forze alleate e i castellazzaresi, ignari di quanto avvenuto a Niccioleta, erano in festa.
Solo il giorno dopo arrivò la notizia dell’orrenda strage, e i nomi dei minatori assassinati furono affissi su un muro nella odierna Piazza Matteotti.
Da allora Castell’Azzara, ogni 13 giugno, non festeggia l’anniversario della sua liberazione dal nazifascismo, ma ricorda le vittime innocenti della strage di Niccioleta, perché la voglia ed il bisogno di ricordare non sono venuti mai meno ed è viva la volontà di trasmettere questa memoria a coloro che verranno.
Ed è appunto con il bisogno del ricordo che andremo a deporre una corona alla memoria delle vittime colpevoli solamente di voler proteggere il loro lavoro e vogliamo anche trasmettere questa memoria alle nuove generazioni affinché si adoperino perché regni la pace e non ci siano mai più atti come quelli avvenuti 79 anni fa a Niccioleta.

A cura di

Nome Descrizione
Descrizione Gestione dei rapporti tra l'Amministrazione e i Servizi comunali. Conservazione degli atti di delibera e determina
Area Area Amministrativa
Referente Fortunati Rebecca
Indirizzo Via Marconi, 2
Telefono 0564.965129
Fax 0564.951463
Email r.fortunati@comune.castellazzara.gr.it
protocollo@comune.castellazzara.gr.it
Apertura al pubblico
Giorno Orario
Lunedì, Mercoledì, Venerdì 10:00-12:00

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